Tre chilometri di nuovi percorsi ciclabili. Sono quelli che saranno realizzati a breve nel Quartiere 4, per l’esattezza in viale Nenni e via Foggini. La giunta comunale ha dato il via libera al progetto, approvando la relativa delibera proposta dall’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti.
“I lavori inizieranno nei prossimi giorni e saranno brevi – spiega l’Assessore –. L’Amministrazione in dieci giorni dalla pubblicazione del decreto Rilancio ha reperito i fondi grazie alla rimodulazione dei finanziamenti PON Metro, elaborato gli atti di indirizzo per la realizzazione delle nuove piste e avviato le progettazioni. Questi tre chilometri sono solo i primi ad essere costruiti. Entro l’anno anche sulla base degli incontri avuti con le associazioni dei ciclisti, contiamo di superare i 10 chilometri di corsie ciclabili in aggiunta ai 12 chilometri di piste strutturali”.
Dal punto di vista progettuale, l’intervento prevede la realizzazione di nuovi percorsi ciclabili monodirezionali lungo viale Nenni e via Foggini per il collegamento dell’area di Ponte a Greve (zona fermata tramvia Nenni Torregalli) con le piste già esistenti lungo viale Etruria/via del Sansovino. I percorsi ciclabili, larghi un metro e mezzo, saranno posti lungo il margine destro delle semicarreggiate nello stesso senso di marcia dei veicoli. Saranno realizzate con la sola segnaletica come previsto dalle nuove normative legate all’emergenza sanitaria Covid-19.
Tornando al progetto, il percorso ciclabile di viale Nenni dal punto di vista tecnico è una pista tradizionale, quella su via Foggini invece è la prima corsia ciclabile realizzata sulla base delle nuove normative legate all’emergenza sanitaria Covid-19. Ma in concreto saranno realizzate entrambe con la segnaletica (strisce e cartelli). Complessivamente si tratta di circa tre chilometri e verranno eseguiti dal Global Service.
Infine i costi. Visto il solo utilizzo della segnaletica, l’importo per la realizzazione delle piste e dei percorsi è pari a 25mila euro che saranno attinti dai 400.000 euro dei finanziamenti comunitari PON Metro già assegnati al Comune di Firenze e che, grazie a una riprogrammazione concordata con l’autorità di gestione, sono stati in parte destinati a interventi legati all’emergenza Covid-19.